I tre saggi

C’erano una volta molto tempo fa tre saggi.

Una notte, dopo un’intensa gara di ballo, guardarono l’orologio e scoprirono che erano scomparsi quindici minuti. Essendo saggi cominciarono a meditare dove fossero finiti quei quindici minuti ma dopo molte ore di meditazione e diverse bottiglie di vino non avevano ancora una soluzione. Decisero quindi di intraprendere un viaggio per risolvere il mistero.

Partirono da Treviso, dove abitavano. Lungo la strada chiesero ad un’anitra ma questa disse solo “quack”! Poi chiesero a un pesce, ma questo se ne nuotò via da un’altra parte. Forse dovevano viaggiare più lontano e arrivarono a Venezia ma finirono solo con mangiare del gelato.

Proseguirono il viaggio finché raggiunsero Istanbul ma invece che risolvere il problema finirono solo col mangiare troppo.

Un po’ scoraggiati decisero di andare dall’unica persona in grado di risolvere il loro problema: il più saggio dei saggi!

Dopo molte giornate di viaggio raggiunsero la cima del monte più lontano della Cina, dove viveva il più saggio dei Dalai Lama. E così gli chiesero il mistero dei 15 minuti scomparsi.

Il saggio meditò per qualche minuto e poi rispose: Wo bu tze dow! (non lo so!).

I tre saggi allora si guardarono e scoppiarono a ridere.

Finalmente avevano capito tutto: quando ti diverti il tempo vola!

 

Evolvere

Quando si decide di cambiare qualcosa nella propria vita si provano tante strade e tante idee. E un modo per capire se stessi è provare a descriversi e scoprire di quante belle esperienze ognuno di noi è portatore.

Si comincia facendo il punto della situazione cercando di capire quello che si ha e quello che si è capaci di fare così da potere sognare su basi più solide il proprio futuro.

Dovrebbe farlo anche l’Italia che continua ad andare di qua e di là senza darsi nessuna direzione. Un giorno pensano una grande opera e un giorno ne pensano un altra. Un giorno tagliano una cosa, il giorno dopo la rimettono. Tagliare per tagliare non è sicuramente il modo giusto per decidere le cose. E’ meglio fermarsi un attimo, capire cosa si vuole e fondare il proprio futuro su quello di cui si dispone. Nel momento in cui si sognerà il futuro si potranno mettere da un lato della bilancia tutte le cose che si hanno e dall’altro tutte quelle che mancano e che vanno fatte. Un sogno come guida e i propri punti di forza come base per cercare quello che ancora ci manca.